mercoledì 18 marzo 2020

IL VIAGGIO PIU' DIFFICILE

Il viaggio dentro di noi
Anche oggi voglio inviare un saluto e un breve messaggio caldo di affetto ai fratelli e sorelle della comunità e a quanti possano ascoltare. 
Vorrei partire da una constatazione. A volte si fanno molti viaggi per non concludere nessun cammino; questo invece è il tempo che paradossalmente ci offre un'opportunità: nessun viaggio e molto cammino. 
Ricordo la sapienza di un rabbino polacco di alcuni decenni fa verso il quale convergevano molti discepoli che dovevano attraversare frontiere, pericoli, controlli: quando arrivavano da lui, egli insegnava loro poche cose, ma partiva sempre da una osservazione: "cari fratelli, se anche voi aveste viaggiato in tutto il mondo, aveste fatto scalo in mille  aeroporti, aveste messo i piedi in tutti i continenti, foste arrivati al termine della vita, vi potrebbe succedere di non aver fatto il viaggio più importante". 
I discepoli chiedevano sempre quale fosse la meta, il viaggio più importante: riuscire ad entrare dentro la casa del proprio cuore e silenziosamente vedere come il nostro viaggio diventa un cammino, un cammino verso noi stessi, uno sguardo diverso sulla nostra vita, uno sguardo più profondo, più fiducioso, più caldo, più aperto agli altri: uno sguardo sui viaggiatori che abbiamo incontrato nella nostra vita. Allora li vediamo diversi e diverse, più costruttivi. Allora ci può capitare anche  la sorpresa che, nel viaggio in cui andiamo alla ricerca di noi per capire se abbiamo costruito la casa sulla sabbia o sulla pietra, si avvicini un viandante, un viandante che non fa rumore.  Si scopre la presenza nel silenzio: con  passo leggero, con voce impercettibile  sussurra: "ti voglio bene, ti amo tanto, sono quel mistero che tu chiami Dio. Anch'io viaggio con te e viaggio con il creato;  forse tu non l'hai ancora scoperto, ma io già prima ti ho amato e ti amerò". 
Che bello pensare che in questi giorni di stasi dei viaggi, dove non c'è nemmeno il Giro d'Italia, dove le grandi carovane dei viaggiatori si fermano, possiamo riscoprire la nostra casa interiore, buttare via il superfluo e tenere l'essenziale, guardare la pietra e consolidare la solidarietà; che bello poter sapere che in questo cammino Dio cammina con noi. Ci dona la sua compagnia consapevole che il nostro cammino è un'impresa impegnativa.
Una buona serata a tutti e tutte Ciao 
Franco Barbero (trascrizione del messaggio orale del 16 marzo)