Il
viaggio dentro di noi
Anche
oggi voglio inviare un saluto e un breve messaggio caldo di affetto
ai fratelli e sorelle della comunità e a quanti possano ascoltare.
Vorrei partire da una constatazione. A volte si fanno molti viaggi
per non concludere nessun cammino; questo invece è il tempo che
paradossalmente ci offre un'opportunità: nessun viaggio e molto
cammino.
Ricordo la sapienza di un rabbino polacco di alcuni decenni
fa verso il quale convergevano molti discepoli che dovevano
attraversare frontiere, pericoli, controlli: quando arrivavano da lui, egli insegnava loro poche cose, ma partiva sempre da una osservazione: "cari fratelli, se anche voi aveste viaggiato in tutto il mondo, aveste
fatto scalo in mille aeroporti, aveste messo i piedi in tutti i continenti, foste arrivati al termine della vita, vi potrebbe succedere di non aver fatto il viaggio più importante".
I discepoli chiedevano sempre quale
fosse la meta, il viaggio più importante: riuscire ad
entrare dentro la casa del proprio cuore e silenziosamente vedere
come il nostro viaggio diventa un cammino, un cammino verso noi
stessi, uno sguardo diverso sulla nostra vita, uno sguardo più
profondo, più fiducioso, più caldo, più aperto agli altri: uno sguardo
sui viaggiatori che abbiamo incontrato nella nostra vita. Allora li vediamo
diversi e diverse, più costruttivi. Allora ci può capitare anche la sorpresa
che, nel viaggio in cui andiamo alla ricerca di noi per capire se
abbiamo costruito la casa sulla sabbia o sulla pietra, si avvicini un viandante, un viandante che non fa rumore. Si scopre la
presenza nel silenzio: con passo leggero, con voce impercettibile sussurra: "ti voglio bene, ti amo tanto, sono quel mistero che tu chiami
Dio. Anch'io viaggio con te e viaggio con il creato; forse tu non
l'hai ancora scoperto, ma io già prima ti ho amato e ti amerò".
Che bello
pensare che in questi giorni di stasi dei viaggi, dove non c'è
nemmeno il Giro d'Italia, dove le grandi carovane dei viaggiatori si
fermano, possiamo riscoprire la nostra casa interiore, buttare via il superfluo e
tenere l'essenziale, guardare la pietra e consolidare la solidarietà; che bello poter sapere che in questo cammino Dio cammina con noi. Ci dona la sua compagnia consapevole che il nostro cammino è un'impresa impegnativa.
Una
buona serata a tutti e tutte Ciao
Franco Barbero (trascrizione del messaggio orale del 16 marzo)