martedì 30 luglio 2024

Più non abitate conventi

Più non abitate conventi di pietra

perché il cuore non sia di sasso!

E anche voi, uomini, non fate

artigli delle vostre mani.

Liberi, o monaci, tornate

senza bisaccia, nudi

i piedi sull’asfalto.

Sia il mondo

il vostro monastero

come un tempo

era l’Europa.

Abbattere i reticolati di queste

città-lager,

dove ognuno è cintato

dal sospetto perfino del fratello

di chi sia primo

ad uccidere.

Una tenda vi basti a riparo

dalle bufere,

e Dio ritorni

vagabondo

a camminare sulle strade,

a cantare con voi

i salmi del deserto.

Vi basti leggere il vostro

nome nel vento

e nel cielo azzurro:

mormorato

sotto una palma

nelle pause dei canti.

O frate Nessuno

sei l’unica immagine di Cristo

sparpagliato in ogni lembo

di umanità, vessillo

che ci manca…

Più la gloria non abita il tempio

da quando del pinnacolo

ha fatto sua stabile dimora

il Tentatore.

D.M. Turoldo (da “O sensi miei”, poesie 1948-1988, pag. 572)