Kennedy contro i vaccini
(Washington Post, Stati Uniti)
Il segretario
alla salute degli Stati Uniti Robert Kennedy sostiene che la
decisione del 9 giugno di smantellare una commissione
di consulenza sui vaccini permetterà di eliminare
i conflitti d'interesse e ripristinare la "fiducia"
in questi farmaci. Il vero obiettivo è portare avanti
il suo programma novax.
L'Advisory
Committee on immunization practices (Acip) è
un'istituzione scientifica indipendente che ha contribuito
ad arginare molte malattie infettive nell'ultimo mezzo
secolo. Kennedy, invece, l'accusa di aver “approvato acriticamente" i
vaccini e di "non aver sconsigliato l'uso, neanche di quelli
che successivamente sono stati ritirati per
ragioni di sicurezza". Il concetto implicito è che
i vaccini siano più pericolosi di quanto dica l'Acip
e che serva un intervento più aggressivo per
impedire alla popolazione di usarli.
Nessuno
sostiene che i vaccini siano perfetti.
Alcuni, inevitabilmente, hanno effetti collaterali che non sono
stati individuati nemmeno durante i test più accurati.
Le autorità sanitarie possono solo decidere
in base ai dati disponibili, perché i benefici potenziali di un
prolungamento dei test sarebbero minimi rispetto ai danni
prodotti dal mancato accesso alle cure.
Kennedy definisce
l'Acip "un sistema di schemi e incentivi legato all'industria
e piegato ai dettami di un'ortodossia
commerciale". Anche questo è ingiusto. Tutti i componenti
della commissione sono soggetti a controlli scrupolosi.
Ora che Kennedy ha
fatto piazza pulita, il rischio è che metta la commissione nelle mani
dei novax. Solo una persona può impedirlo: Donald Trump.
Il rapido sviluppo
dei vaccini anticovid è stato il più grande trionfo del suo
primo man dato presidenziale. I repubblicani dovrebbero cercare di
convincerlo che l'idea di ridurre l'accesso ai vaccini metterebbe in
pericolo la popolazione e la sua eredità politica.
da “Internazionale” del 13 giugno 2025